Ho 62 anni e restauro fin dai primi anni ’70. Ho imparato questo lavoro alla scuola del laboratorio di mio padre. Ben presto mi sono appassionato alle tecniche dell’intarsio grazie, anche, all’incoraggiamento di un grande antiquario parmense, il Sig. Fabio Ferraglia, ora purtroppo scomparso, ma sempre nel mio cuore.

Mi sono specializzato nell’intarsio architettonico, nella rappresentazione di paesaggi urbani, preferibilmente vedute che diano la sensazione della profondità. L’osservazione di capolavori come quelli di Fra Giovanni da Verona, dei Maiano, del Platina, dei Rovelli, dei Mola, dei Pezzoni …, mi ha aiutato e mi aiuta molto in questa mia passione.

Uso perlopiù legni nazionali, con l’innesto di alcuni esotici, in lastre di 3 mm di spessore; esclusivamente colori naturali e in aggiunta piccoli interventi con inchiostro a china e bruciature con ferro rovente o sabbia, a seconda del bisogno. Inquadro i miei paesaggi in cornici pure intarsiate. Il risultato che ottengo è una copia molto fedele nel profilo architettonico, meno nei colori (non voglio usare legni tinti), ma con un effetto sicuramente notevole e di grande impatto visivo.

Come è ben visibile nella gallery creo i miei paesaggi su mobili, o li faccio diventare quadri da appendere.